HUGGINS, Charles Brenton
Chirurgo, nato a Halifax (Canada) il 22 settembre 1901. Conseguito il M.D. a Harvard nel 1924, ha svolto la maggior parte della sua attività di chirurgo nell'università di Chicago, dove nel 1933 fu nominato professore associato e dal 1936 al 1962 fu professore di chirurgia. Per le scoperte concernenti il trattamento ormonico del cancro della prostata, nel 1966 fu insignito del premio Nobel per la fisiologia o la medicina, che divise con P. Rous.
Da una metodica sperimentazione sui processi metabolici della prostata nel cane e, in particolare, dall'osservazione che crescita e funzione del tessuto ghiandolare sono stimolate dagli ormoni sessuali maschili e inibiti dagli estrogeni fenolici, trasse lo spunto per controllare se un'analoga ormono-dipendenza si verificasse anche per i neoplasmi spontanei della prostata, che nel cane ricorrono con relativa frequenza: l'accertamento fu positivo perché l'orchiectomia e la somministrazione di estrogeni fenolici indussero la regressione del tumore. Per poter controllare che analoga proprietà valesse per il cancro prostatico metastatizzato dell'uomo, senza ricorrere a una verifica diretta, assunse come indice dell'evoluzione delle metastasi l'andamento dei livelli ematici delle fosfatasi: di quella acida come diretta espressione dell'attività delle cellule neoplastiche, di quella alcalina come spia dell'attività degli osteoblasti, che è sollecitata dalle metastasi ossee del tumore. I risultati ottenuti da questa seconda serie di esperimenti gli permisero nel 1941 d'indicare nella somministrazione degli estrogeni e nella orchiectomia un metodo di trattamento dei tumori metastatizzati della prostata di notevole efficacia, perché capace di prolungare di molti anni la vita di questi malati e di lenirne le sofferenze. Negli anni successivi H. affrontò il problema dell'ormono-dipendenza dei cancri della mammella e riuscì a dimostrare che tale condizione caratterizzava i cancri della mammella indotti nel ratto femmina dagl'idrocarburi cancerogeni (1959) e dalle radiazioni ionizzanti (1963). Sulla base dei risultati ottenuti con questo test, H. propose d'integrare il tradizionale trattamento dei tumori della mammella con l'ovariectomia, l'ipofisectomia e adatti trattamenti ormonici.