PINCKNEY, Charles Cotesworth

Enciclopedia Italiana (1935)

PINCKNEY, Charles Cotesworth


Uomo politico americano, cugino del precedente, nato a Charleston il 25 febbraio 1746, ivi morto il 16 agosto 1825. Dopo aver studiato in Inghilterra e in Francia, tornato in patria si dedicò alla vita politica, e prese parte alla guerra d'indipendenza, nel 1780, cadendo prigioniero nella presa di Charleston. Liberato nel 1782 e messosi in luce nel 1787 e nel 1788, in occasione della promulgazione e approvazione della costituzione federale, andò nel 1796 in Francia, come ministro plenipotenziario. Ma la sua missione fu assai poco felice ed egli fece ritorno in patria dopo non molto tempo. E parimenti sfortunate furono le sue candidature nel 1800, a vicepresidente, nel 1804 e nel 1808 a presidente della repubblica.

Vedi anche
Hamilton, Alexander Uomo politico (Nevis, Antille, 1755, secondo altre fonti 1757 - New York 1804); il suo nome è indissolubilmente legato alle vicende della Costituzione statunitense del 1787, della quale fu strenuo sostenitore, insieme a J. Jay e a J. Madison, con una serie di articoli pubblicati, con lo pseudonimo ... Bill of Rights Dichiarazione dei diritti civili e politici accettata nel 1689 da Guglielmo d’Orange nell’atto di salire al trono di Inghilterra dopo la cacciata di Giacomo II Stuart.  ● Negli USA, i primi dieci emendamenti della Costituzione, approvati nel 1791 e contenenti i diritti fondamentali del cittadino. Franklin, Benjamin Statista, fisico e scrittore statunitense (Boston 1706 - Filadelfia 1790). Di modeste condizioni familiari, lavorò da ragazzo nella tipografia del fratello James, collaborandovi anche nella redazione del giornale New England Courant con articoli di satira politico-sociale, che nel 1722 ne provocavano ... Adams, John Secondo presidente degli Stati Uniti (Braintree, Massachusetts, 1735 - Quincy 1826). Insegnante, poi (1758) avvocato, s'interessò di questioni costituzionali e nel Novanglus, or history of the dispute with America (1774) sostenne che le colonie non avevano mai riconosciuto l'autorità del parlamento britannico ...