DE COSTER, Charles
Scrittore belga, nato a Monaco da genitori fiamminghi nel 1827, e morto a Bruxelles nel 1879. Trascorse la vita in quest'ultima città, ove ricevette un'educazione completamente francese. Compiuti gli studî universitarî, collaborò a giornali d'arte, e solo tardi ottenne una cattedra di letteratura alla Scuola militare (1870). Di carattere inquieto, generoso, malinconico, si affermò come narratore di delicata immaginazione lirica nelle Légendes flamandes (1858), scritte in un francese arcaicizzante, e nei Contes brabançons (1861), scritti in una lingua meno ricercata. Ma il suo capolavoro rimane La légende d'Ulenspiegel (1867), a cui si dedicò con amore per lungo tempo.
Il protagonista è ripreso dal vecchio libro popolare, che racconta le avventure di questo scapestrato lepido, malizioso, furbo, vagabondo pieno di brio, che incarna il trionfo dell'ingegno e dell'immaginazione sulla vita piatta d'ogni giorno; ma il D. ne fece l'eroe di un'epopea. Posto in mezzo al sec. XVI, in un'epoca fra le più tragiche della storia dei Paesi Bassi, durante la lotta contro la Spagna e l'Inquisizione, Ulenspiegel diventa il simbolo del libero pensiero e dell'ideale nazionale, che si ribellano alla tirannia. In questo vasto poema in prosa, originale nella concezione e pieno di episodî che germogliano dall'immaginazione fertile e pittoresca, l'anima fiamminga, sensuale e mistica, fantasiosa e realistica, trova la sua più alta espressione. La légende d'Ulenspiegel, sebbene sia apparsa in un'epoca di apatia intellettuale e d'incomprensione artistica, è il primo libro della rinascita spirituale e letteraria belga di cui il D. è il geniale precursore.
Trad.: La leggenda d'Ulenspiegel, trad. da U. Fracchia, in Classici del ridere, Genova 1914, 2ª ed., Roma 1921.
Bibl.: J. Hanse, Ch. de C., Bruxelles 1928.