Hoff, Charles
Norvegia • 9 maggio 1902-1985 • Specialità: Salto con l'asta, Mezzofondo
È stato indubbiamente uno dei più eclettici atleti norvegesi, formidabile saltatore con l'asta e ottimo mezzofondista. Nel salto con l'asta, oltre che per i quattro record del mondo stabiliti ‒ da 4,12 m nel 1922 a 4,25 m nel 1925 ‒ è ricordato per aver inventato uno stile, tuttora in voga, il fly away, consistente letteralmente nel 'volare via' al momento del passaggio sull'asticella: occorre, difatti, anticipare il distacco dall'asta, che l'atleta rigetta con forza quasi per prendere slancio per il suo volo. A quei tempi, invece, soprattutto gli americani usavano la tecnica a 'coltello', o jack knife, secondo la quale l'asta veniva trattenuta sino a passaggio ultimato e poi lasciata dolcemente mentre il corpo era già in fase di caduta. Hoff, nel 1924, era favorito ai Giochi di Parigi ma, per un incidente, decise di non gareggiare nel salto con l'asta e si presentò, invece, sui 400 m e sugli 800 m: nella prima gara arrivò in semifinale, nella seconda fu finalista (ottavo). Nel 1926 partecipò a una tournée negli Stati Uniti, ricevendo compensi per le sue esibizioni, e venne squalificato come professionista dalla IAAF. Non poté dunque prendere parte all'Olimpiade del 1928, ad Amsterdam. Continuò a saltare come professionista, ottenendo misure superiori al record del mondo. Nel 1933 la Federazione norvegese lo riqualificò e Hoff vinse il titolo nazionale. Il suo ultimo primato del mondo di 4,25 m rimase record europeo sino al 1937. Durante la Seconda guerra mondiale, fu un fiancheggiatore dei nazisti e denunciò Helge Lovland, un suo ex compagno e campione olimpico di decathlon ad Anversa, che aveva costituito un comitato di resistenza tra gli atleti ed ex atleti. Al termine della guerra, venne condannato a cinque anni di prigione per collaborazionismo.