KENT, Charles
Critico e scrittore norvegese, nato nel 1880.
Nelle liriche giovanili (Iuninaetter, Moti di giugno, 1916; Min Ungdoms By og andre Vers, Il paese della mia giovinezza e altri versi, 1921) tutte effusione romantica e malinconica rassegnazione, non vi è ancora traccia di quella che sarà la sua "religione della ragione", una sorta di fede illuministica parimenti avversa a ogni forma d'irrazionalismo come di misticismo. Ma se già nella lirica posteriore (confronta Den gode strid, La buona battaglia, 1928) si manifesta l'aspirazione a superare l'estetismo immanente nel suo gusto giovanile (si veda la raccolta di saggi su J. Ruskin, J. Jørgensen e H. Kidde), solo negli scritti più recenti (Frilynd Kristendom, Cristianesimo liberale, in Samtiden, 1930; En legmann orienterer sig i tilvaerelsen, Un profano si orienta nella vita, 1931), il K. ha espresso in forma sistematica la sua concezione della vita e dell'arte, basata su un moralismo assoluto.