Critico letterario francese (Saint-Rémy-de-Provence, Arles, 1899 - ivi 1966). Dopo aver compiuto studî di chimica e ingegneria, insegnò alla facoltà di lettere di Aix-en-Provence. Fondò, ispirandosi alla psicanalisi, un metodo di interpretazione, la psicocritica, tesa a rinvenire, attraverso la sovrapposizione di diversi brani, le metafore ossessive e involontarie, il mito personale dello scrittore in quanto espressione della sua personalità inconscia e della sua evoluzione. In ultima analisi, i risultati acquisiti sono messi a confronto con i dati forniti dalla biografia: Mallarmé l'obscur (1941); Introduction à la psychanalyse de Mallarmé (1950); Note sur la structure inconsciente de Van Gogh (1953); L'inconscient dans l'ceuvre et la vie de Racine (1954); Des métaphores obsédantes au mythe personnel (1963; trad. it. 1966); Psychocritique du genre comique (1964); Le dernier Baudelaire (1966); Les personnages de Victor Hugo (post., 1967); Phèdre (post., 1968).