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VANEL, Charles

di Paolo Marocco - Enciclopedia del Cinema (2004)
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Vanel, Charles

Paolo Marocco

Attore cinematografico francese, nato a Rennes (Ille-et-Vilaine) il 21 agosto 1892 e morto a Cannes il 15 aprile 1989. Caratterista di valore, raggiunse l'apice della notorietà internazionale a più di cinquant'anni, nelle vesti di personaggi solidi e impassibili, che il suo volto segnato e la sua andatura lenta erano capaci di rendere temibili: significativi i suoi contributi in Les diaboliques (1955; I diabolici) di Henri-Georges Clouzot e in To catch a thief (1955; Caccia al ladro) di Alfred Hitchcock. Durante la sua lunga carriera cinematografica V. recitò in circa duecento film (l'ultimo dei quali all'età di 96 anni), interpretando moltissimi ruoli: borghese, contadino, marinaio, poliziotto, malvivente e altri. Vinse al Festival di Cannes il premio come migliore attore con Le salaire de la peur (1953; Vite vendute o Il salario della paura) di Clouzot e ottenne un David di Donatello come attore non protagonista in Tre fratelli (1981) di Francesco Rosi.

Poco dopo il debutto teatrale V. entrò nel mondo del cinema cercando di compensare, con film di ambientazione marinaresca, la rinuncia all'antica passione di diventare marinaio, come testimoniano Pêcheurs d'Islande (1924) di Jacques de Baroncelli e La femme du bout du monde (1937) di Jean Epstein. Proseguì la carriera alternando prove con grandi registi (Julien Duvivier, Jacques Feyder e in particolare Jean Gremillon con il film Le ciel est à vous, 1944, Il cielo è vostro) a interpretazioni in film di minor spessore. Fu poi perfetto come investigatore inflessibile in Les diaboliques, seguito da La mort en ce jardin (1956; La selva dei dannati) di Luis Buñuel.

Lavorò assiduamente anche in Italia con registi come Pietro Germi (In nome della legge, 1949), Augusto Genina (Maddalena, 1954), Alberto Lattuada (La steppa, 1963), Ettore Scola (La più bella serata della mia vita, 1972), Rosi (Cadaveri eccellenti, 1976; Tre fratelli).

Bibliografia

J. Cartier, Monsieur Vanel: un siècle de souvenirs, un an d'entretiens, Paris 1989.

Vedi anche
Urzì, Saro Urzì ‹-Ʒì›, Saro (propriam. Rosario). - Attore cinematografico (Catania 1913 - San Giuseppe Vesuviano 1979). Caratterista colorito e inconfondibile, ha offerto le migliori interpretazioni nei film diretti da P. Germi: In nome della legge (1949); Il cammino della speranza (1950); L'uomo di paglia (1958); ... Henri-Georges Clouzot Clouzot ‹kluʃó›, Henri-Georges. - Regista cinematografico francese (Niort 1907 - Parigi 1977); giornalista, esordì nel cinema come aiuto regista e sceneggiatore. Nel 1942 diresse il suo primo lungometraggio (L'assassin habite au 21), cui seguirono Le corbeau (1943) e Quai des Orfèvres (Legittima difesa, ... Piccoli, Michel Piccoli ‹pikolì›, Michel. - Attore francese (n. Parigi 1925). Ha esordito nei piccoli teatri parigini della rive gauche, affermandosi per il suo stile di recitazione asciutto e netto (Célestine di F. de Rojas, 1945; Androclès et le lion di G. B. Shaw, 1952; Phèdre di J. Racine, 1957). Nel cinema, dove ... Ferzétti, Gabriele Ferzétti ‹-z-›, Gabriele (propr. Pasquale). - Attore italiano (n. Roma 1925); ha esordito sullo schermo nel 1942 imponendosi in seguito con La provinciale (1953) e Il sole negli occhi (1953). Tra i film successivi: Camilla (1954), Le amiche (1955) e L'avventura (1960) di M. Antonioni, A ciascuno il suo ...
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