Città del Pakistan, identificata con Puskalāvatī, capitale del Gandhāra.
La zona era frequentata dalla fine del 2° millennio a.C. e la vita dell’abitato proseguì fino al 2°-1° sec. a.C. Sorta al tempo della conquista achemenide del Gandhāra (6° sec. a.C.) su un importante punto di transito, occupò in un primo tempo il monticolo oggi detto Bala Hisar; presa da Alessandro Magno nel 327 a.C., fu poi spostata sul monticolo detto Shaikhan.
Nella prima zona, non completamente abbandonata dopo il trasferimento del centro urbano, sono stati identificati un tratto di fortificazioni (con fossato e muro in terra e mattoni crudi) e una casa posta fuori della cinta; nella seconda zona è testimoniato un impianto urbano a schema ortogonale: nelle varie fasi (indo-greca, scito-partica e Kusana) non vi sono mutamenti di rilievo nell’impianto stesso. Della produzione artistica, le testimonianze più importanti sono le baroque ladies, figurine femminili di terracotta predominanti nel periodo indo-greco, piatti per cosmetici e rilievi buddhisti nel Bala Hisar, inquadrabili nell’arte del Gandhāra.