CHAVES (Aquae Flaviae)
Città del distretto di Vila Real, provincia di Tràs-os-Montes, in Portogallo, corrispondente alla romana Aquae Flaviae, del Conventus Bracaraugustanus nella Tarraconense. Deve certamente la sua origine alle sorgenti termali della riva destra del Tâmega, utilizzate forse a partire dall'epoca di Vespasiano, e fu punto di passaggio di una delle vie romane di Braga per Astorga. A Ch. e dintorni è stato raccolto abbondante materiale di epoca romana. La documentazione epigrafica è interessante e importante: lapidi dedicate a Giove, alle Ninfe, ai Lari di varie località, al dio Aerno, alla Mater Deum, a Venere, un iscrizione con riferimento al municipium di Aquae Flaviae; miliari; l'iscrizione che commemora la costruzione del ponte da parte degli Aqui-flavienses, sotto l'imperatore Traiano; e, ancora, il cosiddetto "cippo delle genti" ("padrão dos povos"), iscrizione commemorativa incompleta, dedicata a Vespasiano, Tito e Domiziano (il cui nome è scalpellato), e al loro legato Valerio Festo, nella quale, insieme alla Legio VII, si indicano i nomi di dieci città che avrebbero contribuito a un'opera che non sappiamo esattamente cosa fosse. Il monumento più importante è tuttavia il ponte romano sul Tâmega, a 18 arcate (di cui dieci sono totalmente o parzialmente sotterrate o murate), uno dei più robusti e ben conservati della penisola iberica e che ancor oggi serve la città. Ricordiamo un balsamario di bronzo, che rappresenta il busto di un giovane, forse del II sec. a. C.; due gioielli preromani trovati nel 1944 (catena e braccialetto d'oro del VI-V sec. a. C.) e, come testimonianza dell'epoca visigota, il triente di Recaredo, molto probabilmente coniato in una zecca di Chaves.
Bibl.: Contador de Argote, Memorias para a historia eclesiastica do arcebispado de Braga, Lisbona 1732; Hübner, Notícias archeológicas de Portugal, Lisbona 1871; Martins Capela, Miliarios do Conventus Bracaraugustanus em Portugal, Oporto 1895; Mesquita de Figueiredo, Monuments romains du Portugal, in Rev. Arch., XXI, 1913, p. 2 (nell'estratto); Vergilio Correia, O dominoi romano, in História do Portugal (edizione di Barcelos), 1928, I, p. 272; Mário Cardozo, Algumas inscrições lusitano-romanas da região de Ch., Chaves 1943; idem, Novo achado de jóias pre-romanas, in Revista de Guimarães, LIV, 1-2, 1944, p. 19; Elias Garcia, Um triente de Recaredo batido em Ch., ibidem, p. 36; García y Bellido, Esculturas romanas de España y Portugal, Madrid 1949; Lereno-Barradas, Vias romanas das regiões de Ch. a Bragança, in Revista de Guimarães, LXVI, 1-2, 1956, p. 159.