CHAZARI
. Popolo d'origine incerta (stirpe turca?) che fondò nei secoli VI-X un grande stato nelle steppe russe meridionali. La potenza dei Chazari, nel periodo migliore, si stendeva sul Caucaso settentrionale, sulla Crimea e sulla parte meridionale di quella che doveva essere più tardi la Russia, tra il corso inferiore del Volga e il corso medio del Dnepr. Capitale era la città d'Itil sul Volga. Alla testa dello stato erano due signori, il Khāqān e il Pech (Beg?). Il Khāqān godeva della massima autorità religioso-statale; il Pech rappresentava il potere esecutivo (militare amministrativo). La vita dei Chazari era un miscuglio di sedentarietà e di nomadismo; una parte essenziale nella loro vita economica aveva il commercio, che era la fonte degl'introiti statali; ma non è noto se essi stessi si occupassero di commercio, oppure se si comportassero solamente da padroni del territorio che attirava mercanti da tutte le regioni, anche lontane. La religione primitiva dei Chazari dovette essere simile a quella delle altre stirpi turche (adorazione del fuoco; venerazione di Tengri-Khān, supremo dominatore del cielo).
Con lo sviluppo dei rapporti coi vicini si fecero sentire fortemente le influenze dell'islamismo, del cristianesimo e dell'ebraismo. Con la religione, i Chazari fecero propria la cultura ebraica. I Chazari cercarono un ravvicinamento con Bisanzio, in quanto essi avevano dei nemici comuni: dapprima i Persiani, poi gli Arabi, che premevano sul Caucaso dal sud. Con gli Arabi i Chazari condussero una serie di tenaci guerre nei secoli VII e VIII, riuscendo infine a impedir loro la strada verso il Caucaso settentrionale. Nel sec. IX i Chazari sottomisero una parte dei popoli russo-slavi orientali sul corso medio e sugli affluenti di sinistra del Dnepr e sull'Oka; ma nel decimo secolo il loro stato s'indebolì per l'attacco da una parte dei Peceneghi, dall'altra dei Russi. Nel 968 il principe russo Sviatoslav saccheggiò lo stato e per breve tempo si fermò nella ex-capitale Itil. Avanzi dei Chazari si mantennero per qualche tempo nel Caucaso settentrionale e in Crimea. Nel 1016 una spedizione militare bizantina mise fine allo stato dei Chazari in Crimea.
Bibl.: J.V. Gote, Charzarskaja Kultura (La civiltà chazara), in Novyj Vostok (Il nuovo Oriente), VIII-IX, 1921; D. Chvol'son, Izvestija o Chazarach, burtasach, bolgarach, madjarach, slavjanach i russach Ibn-Rosteh (Notizie sui Chazari, Burtasi, Bulgari, Magiari, Slavi e Russi di Ibn-Rosteh), Pietroburgo 1869; S.M. Dubnow, History of the Jews in Russia and Poland, I, 1916; W. Barthold, in Encyclopédie de l'Islam, II, pp. 990-92; V. Parchomenko, Kievskaja Rus i Chazary (La Russia di Kiev e i Chazary), in Slavia, VI (1927).