CHE-FU (A. T., 99-100)
Città e porto della Cina, nello Shantung. Il nome, secondo le dogane cinesi, segue l'ortografia inglese Chefoo (pechin. Chih-fu). Il vero nome della città, secondo i Cinesi, è Yen-t'ai (la Torre del fumo), così chiamata dalla torre che serviva per avvisare gli abitanti dell'avvicinarsi di pirati giapponesi. Che-fu è veramente il nome di un villaggio situato dall'altra parte della baia. È un porto aperto al commercio nel 1862, ma non ha concessioni europee: gli Europei abitano però un quartiere speciale. La popolazione, 100.000 abitanti nel 1923, cresce rapidamente. La nuova ferrovia che lo collegharà con Wei-hsien ne accrescerà l'importanza. Ha un clima eccellente e un'ottima spiaggia. Centro agricolo importante, i prodotti dei frutteti e vigneti circostanti sono esportati a Shang-hai e in Giappone. Ha fabbriche di filati e cordoni di seta. Numerosi emigranti, fino a 100.000 in un anno, partono di qui per Vladivostok.
Il 13 settembre 1876 fu concluso in Che-fu un accordo diplomatico con la Gran Bretagna.