CHEIRISOPHOS (Χειρίσοϕος)
1°. - Scultore cretese, probabilmente "dedalico", della prima metà del VI sec. a. C. Pausania (viii, 53, 8) lo ricorda come autore di un simulacro dorato di Apollo a Tegea; aggiunge che ignoto è il periodo della sua attività e la scuola a cui si formò. Prosegue menzionando accanto una statua ritratto di Ch., in marmo, senza specificare se fosse opera del medesimo Cheirisophos. Dalla scarna notizia si può dedurre che, come Dipoinos e Skyllis, Ch. appartiene alla cerchia dei "Dedalici", passati nel VI sec. da Creta nel Peloponneso. Il simulacro del dio era certo uno xòanon di legno dorato; il presunto autoritratto invece simile alla produzione coeva di Tegea. Il Bérard (Bull. Corr. Hell., xvii, 1893, p. 12, n. 17) riporta un'iscrizione da Tegea, databile al I sec. a. o d. C., da cui si apprende che un Philokrates dedicò un altare ad Apollo e fece dorare di nuovo l'àgalma del dio. Probabilmente si tratta dello xòanon di Cheirisophos.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., I, Stoccarda 1889, p. 51; M. Collignon, Hist. de la sculpt. gr., I, Parigi 1892, p. 239; C. Robert, in Pauly-Wissowa, III, 1899, c. 2221, s. v.; W. Klein, Geschichte d. griech. Kunst, I, Lipsia 1904, p. 82; W. Amelung, in Thieme-Becker, VI, 1912, p. 449, s. v.; Ch. Picard, Manuel, I, Parigi 1935, pp. 451-2; G. Lippold, Die Plastik, in Handb. d. Arch., Monaco 1950, p. 23.