CHELOIDE (dal gr. κηλή "chele, o pinza del gambero")
Neoformazione benigna connettivale, in passato distinto in spontaneo (per essere sfuggita la lesione d'impianto) e cicatriziale; si sviluppa nei soggetti predisposti, specie in alcune sedi di elezione, su cicatrici secondarie delle più diverse lesioni, in forma d'un indurimento profondo che a poco a poco appare come una rilevatezza ovoidale dura, bianca o rossa, a superficie liscia o bernoccoluta, qualche volta con propaggini laterali; è quasi sempre indolente. Rimane stazionario o, dopo anni, può anche regredire; asportato chirurgicamente, recidiva sulla cicatrice. Istologicamente è un fibroma duro; l'etiopatogenesi è tuttora oscura. La cura è varia e spesso fallace: il mezzo più appropriato sembra sia costituito dai raggi X.