chemioinformatica (o chemoinformatica)
chemioinformàtica (o chemoinformàtica) s. f. – Termine (plasmato sull'inglese chemoinformatics) con cui si indica l'insieme delle applicazioni delle tecniche informatiche in campo chimico. Il termine è stato definito alla fine degli anni Novanta del 20° secolo da Frank K. Brown nell'ambito della chimica farmaceutica e in particolare della ricerca di nuovi principi attivi farmacologici (computer-aided drug desing, ricerca di nuovi farmaci assistita da computer). Considerando l'insieme di tutti i possibili composti come un enorme «spazio chimico» che deve essere esplorato per ricercare nuovi principi farmacologici, le tecniche informatiche sono di aiuto decisivo per immagazzinare, gestire e combinare la grande mole di informazione associata. Questa informazione è costituita soprattutto da dati relativi alle proprietà strutturali, di legame, di stabilità e di reattività di una grande varietà di specie chimiche. Su questa imponente mole di dati, sperimentali e teorici, di tipo strutturale, chimico-fisico, analitico, spettrale, biofarmacologico, si appoggia la ricerca di nuovi composti dotati di specifiche proprietà. Di qui la necessità di concepire strumenti informatici che ne facilitino lo sfruttamento ottimale (formato dei database, tecniche di ricerca dei dati e di correlazione degli stessi, metodi di simulazione e di previsione teorica, analisi statistiche, ecc.).