chente
. Ricorre due volte nel Fiore (XLIII 3 e CCXXVIII 9) e una nel Detto (61). È particella di valore relativo derivata da ‛ che ' con la terminazione degli avverbi in -mente, che ha il valore di " quale " (nei tre esempi l'antecedente è sempre ‛ tale '). E presente in antichi testi toscani, sia prosastici che poetici (cfr. Chiaro Davanzati Rime, a cura di A. Menichetti, Bologna 1965, 424, con esempi di Guittone, Carnino, Monte, Monaldo, Mare amoroso; ecc.).