CHEREMONE (Χαιρήμων)
Filosofo e grammatico del secolo I d. C., probabilmente direttore del Museo alessandrino, e appartenente, come ἱεροϕραμμαϕεύς, all'alta gerarchia sacerdotale egiziana. Fu chiamato a Roma, alla corte imperiale, per l'educazione del giovane Nerone. Oltre a uno scritto astrologico sulle comete (Περὶ κομητῶν) compose una Storia egiziana (Αἰγυπτιακὴ ἱστορία) e un'opera sulla scrittura geroglifica ('Ιερογλιϕικά), in entrambe le quali la cultura dell'antico Egitto era, più che fedelmente rappresentata, romanticamente vagheggiata ed esaltata, nello spirito del contemporaneo sincretismo egiziano-alessandrino. La singolarità di Cheremone sta nel fatto che questi motivi si fondevano in lui con altri elementi di carattere stoico, specialmente nel campo della teologia e della gnoseologia.
Per i frammenti v. Müller, Fragm. histor. Graec., III, p. 495 segg., e cfr. le altre indicazioni di E. Schwarz, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., lII, col. 2025 segg. e in Fr. Ueberweg, Grundriss d. Gesch. d. Philos., I, 12ª ediz., Berlino 1926, p. 488.
Bibl.: E. Zeller, Die Hieroglyphiker Ch. und Horapollon, in Hermes, XI (1876), pp. 430-33; P. Wendland, in Jahrbücher für klass. Philologie, Suppl. XXII (1896), p. 754 segg.