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CHIARAMONTE

di Carlo Alberto Garufi - Enciclopedia Italiana (1931)
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CHIARAMONTE

Carlo Alberto Garufi

Famiglia dell'Italia meridionale, che nei secoli XI-XV ebbe, soprattutto nella Sicilia, vasti feudi e larga rinomanza; pare che si ricolleghi, per il cognome e lo stemma comune, ai Clermont di Francia. I più antichi confusi ricordi risalgono a Edgardus di Capua e a Ugo signore di Colubraro e Policoro in Basilicata (1087-1112), e ai suoi figli Alessandro e Riccardo, proscritti entrambi da re Ruggiero II (1138-1139); Riccardo tornò nelle grazie del sovrano e riebbe i feudi, che per legittima successione pervennero a Riccardo II (1235), finché l'imperatore Federico II (1247) lo proscrisse. Carlo d'Angiò creò conte il di lui nipote Riccardo III e gli restituì le terre. Con Ugo III (1315) pare che s'estinguesse il loro ramo maschile. Non è punto chiaro se da un cadetto, o piuttosto dagli altri della contea francese, passata nel 1218 ad appannaggio dei Borboni, abbiano avuto origine quei Chiaramonte che, durante l'anarchia divampata in Sicilia dopo la pace di Caltabellotta (1302), tennero alto, con fasti familiari e con la munificenza nel costruire castelli, chiese e palazzi (fra cui sontuosissimo lo Steri di Palermo, 1307-1380), il prestigio delle arti e il sentimento nazionale siciliano. Di questa nuova famiglia, Manfredi I (morto nel 1321) fu siniscalco del regno, conte di Modica e signore di Caccamo. Giovanni II, detto il Giovane, difese Palermo nel 1323 contro gli Angioini, fu vicario generale di Ludovico il Bavaro nella Marca d'Ancona e di Roberto d'Angiò in Sicilia, contro cui combatté, cadendo prigioniero nel 1339 nella battaglia di Lipari. Più fortunato e ardimentoso fu il cugino Manfredi ll (morto nel 1353), salito come vicario generale del regno a tanta potenza da esser signore e arbitro di Palermo e battere moneta. Ma sopra tutti ha fama, come valorosissimo combattente, fiero e ardito politico, Manfredi III, grande ammiraglio del regno (dopo il 1364), conte di Modica e di Malta, e, fra i quattro vicarî, il vero signore di Sicilia nell'interregno di Maria di Navarra. Conquistata nel 1388 l'isola di Gerba, del cui ducato lo investì Urbano VI, preparò, ma, colto dalla morte nel 1391, non vide la riscossa dell'isola. Ne assunse il compito Andrea ma, impari ad esso, lasciò la testa sotto la mannaia il 1° giugno 1392. Sperò il fratello Enrico di vendicarlo con la ripresa di Palermo nell'aprile 1393, ma, tradito e deluso, esulò nel 1397, forse a Gaeta.

Bibl.: M. Amari, La guerra del Vespro Siciliano, 9ª ed., Milano 1886, passim; S. V. Bozzo, Note storiche del sec. XIV, Palermo 1882, p. 382 segg.; J.F. Böhmer, e E. Ficker, Reg. Imperii, nn. 3644, 9916, 14725; C.A. Garufi, Romualdi Salernitani Chronicon, in R.I. Script., VII, i fasc. 3, Bologna 1928, p. 226, n. 5; A. Inveges, La Cartagine Siciliana in Palermo, Palermo 1651, pp. 157-416; G. Lagumina, Enrico di C., in Arch. Stor. Sic., N. S., XV, p. 253 sgg.; G. Pipitone Federico, I C. in Sicilia, Palermo 1891; id., Il testamento di Manfredi C, in Miscellanea Salinas, Palermo 1907, pp. 328-339; Nicolò Speciale, Historia Sicula (1282-1337), in R. Di Gregorio, Biblioth. script. qui res in Sicilia gestas sub Aragonium imperii retulere, Palermo 1791, I, pp. 499-503; Surita, Anales de la Corona de Aragón, Saragozza 1610, II, i, c. XXXV, p. 112; Trinchera, Syllabus membr. graec., Napoli 1865, nn. 58, 72, 80, 83, 88, 97, 110, 276.

Vedi anche
Fazione dei Latini Raggruppamento di famiglie del più antico baronaggio siciliano, dominante specie in Val Demone, in Val di Mazara e a Girgenti, chiamato anche parzialità latina, in accanita guerra contro la parzialità catalana, preminente in Val di Noto e a Catania; la guerra era la prosecuzione della lotta tra i Chiaromonte ... Bernardo Cabrera Ammiraglio aragonese (Calatayud 1298 - Saragozza 1364); prese parte nel 1343 alla conquista di Maiorca. Governatore del regno, ebbe il comando della flotta operante in Sardegna, che con la flotta veneziana di N. Pisani batté i Genovesi a La Lojera (1353) e il giudice d'Arborea (1355). Inviso per l'alta ... Ventimìglia Famiglia feudale siciliana, discendente da un Guglielmo, conte di Ventimiglia (1242), dal quale nacque un Enrico, primo conte di Geraci e capitano generale di re Manfredi. Caduti gli Svevi, i V. parteggiarono per gli Aragonesi, dai quali ebbero uffici e (seconda metà sec. 15º) il titolo di marchesi di ... Martino il Giovane re di Sicilia Figlio (n. 1374 - m. Sanluri, Cagliari, 1409) di Martino I di Aragona, Sposò (1391) l'erede del regno di Sicilia, Maria, figlia di Federico III, e nel 1392 con suo padre assunse il governo dello stato, riuscendo ad aver la meglio sugli ostili vicarî del regno; nel 1398 s'incoronò re a Palermo. Mortagli ...
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    Famiglia fiorita in Sicilia dal sec. 11° al 15° e che forse può ricollegarsi ai Clermont di Francia. I più antichi membri ricordati sono un Edgardo di Capua e un Ugo signore di Colubraro e Policoro (Basilicata), vissuti tra la fine del sec. 11° e il principio del 12°. I figli di Ugo, Alessandro e Riccardo, ...
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