Chigi
Famiglia di banchieri senesi; apparsa nel 13° secolo, acquistò nobiltà nel 1377. Resa illustre dai beati Giovanni da Lecceto (1300-1363) e Angela (sec. 14°), si divise nel sec. 15° coi fratelli Mariano e Benedetto in due rami. Il ramo di Mariano, reso illustre da Agostino il Magnifico, che lo trasportò temporaneamente a Roma, conobbe alterne vicende, finché, divenuto (1655) il cardinale Fabio papa Alessandro VII, rientrò a Roma e, dopo aver dato origine a un altro ramo senese dei C. Zondadari erede del marchesato di S. Quirico, ebbe con Agostino il titolo di principe del Sacro romano impero (1658) e acquistò i principati di Farnese (1658) e di Campagnano (1661) e il ducato di Ariccia (1662), dando così vita ai C. di Roma, illustri per lunga tradizione prelatizia e fusi poi (1852) con gli Albani. A questo ramo appartenne Ludovico C. Della Rovere Albani (1866-1951) gran maestro dell’ordine di Malta. Il ramo di Benedetto consolidò a Siena la propria tradizione politica e militare con Scipione (Siena 1507-ivi dopo il 1565) e Carlo Corradino (Siena 1802-Fivizzano 1881); con Fabio (1849-1906) assunse per eredità il nome di C. Saracini Lucarini. Rami collaterali della famiglia sono altresì i già ricordati C. Zondadari di Siena, resi illustri dal cardinale Anton Felice (1739-1823) e dal senatore Bonaventura (1841-1908), e i C. Montoro di Viterbo, discesi da Francesco (1469-1519), fratello di Agostino il Magnifico, e trasformatisi poi in C. Montoro Patrizi (1736) e infine in Naro-Montoro-Patrizi di Roma.