chimica verde
loc. s.le f. Concezione ecologica e sostenibile della produzione chimica, che prevede la riconversione delle tecnologie di sviluppo e l’impiego di energie rinnovabili.
• Un’azienda che inquina l’ambiente o fa ammalare operai e abitanti della sua zona è un’azienda che lavora male, sia chimica, meccanica, alimentare o elettronica. Nell’espressione «chimica verde», oggi frequente, l’aggettivo acquista alle volte più rilievo del sostantivo, e allora qualcosa non torna. Anche senza appiccicarsi colorate etichette populistiche, la chimica può essere protagonista nel benessere materiale della società. Nel presentare la chimica ai cittadini ci vogliono trasparenza e apertura, bisogna parlare della realtà, presente, futura, ma anche passata. (Gianni Fiocchi, Avvenire, 9 febbraio 2011, p. 23, Agorà) • dal 2008 a oggi settori produttivi come le energie rinnovabili o la chimica verde sono stati tra i pochi capaci di resistere all’onda d’urto della recessione (Roberto Della Seta, Unità, 24 giugno 2012, p. 12, Mondo) • La Sicilia è all’avanguardia nella ricerca scientifica per lo sviluppo e l’innovazione nelle tre «colonne» della «green economy»: l’energia da fonti rinnovabili, la bioeconomia attraverso la «chimica verde» e il recupero e riutilizzo dei rifiuti. (Michele Guccione, Sicilia, 21 giugno 2014, p. 42).
- Composto dal s. f. chimica e dall’agg. verde, ricalcando l’espressione ingl. green chemistry.
- Già attestato nella Repubblica del 15 settembre 1989, Affari & Finanza, p. 4 (Sergio Luciano).