CHINCHILLA (probab. diminutivo dello spagn. chinche "cimice", per l'odore)
Nome esteso ai componenti della famiglia dei Cincillidi (lat. scient. Chinchillidae, Bennet 1833; fr. Chinchillidés; ted. Hasenmäuse; ingl. Chinchillas). Roditori istriciformi, che somigliano per l'aspetto esterno ai conigli, con coda più o meno lunga, e arti posteriori assai più lunghi degli anteriori. Le Chinchilla sono tutte sudamericane, terragnole, dai movimenti vivaci, con tendenze coloniali, di abitudini prevalentemente notturne. Si nutrono di erbe, tuberi e radici, corteccia, licheni e frutta. Sono eduli. Un tempo copiosissime, si sono negli ultimi decennî fortemente ridotte per numero e divisione. La famiglia è suddivisibile in due sottofamiglie.
La sottofamiglia Cincilla (Chinchillinae Pocock 1922) comprende i generi:
1. Cincilla (Chinchilla Bennet 1829), con due specie, una maggiore (C. brevicaudata Waterhouse) e una minore (C. lanigera Molina), che abitano la zona alpestre delle Ande, del Perù, della Bolivia, Chile e Argentina. La loro pelliccia serica, assai fitta e molto morbida, è apprezzatissima. Il pelo era lavorato in preziose stoffe dagl'Incas. Il Chile ha proclamato l'assoluta protezione di questa specie, minacciata d'estinzione.
2. Lagidio o Lagotide (Lagidium Meyen 1833), con 18 specie e sottospecie viventi nei monti del Perù, Bolivia, Chile, Argentina e Patagonia. La morbida pelliccia è nota in commercio col nome di Chinchillones. Es. Lagotide del Cuvier, Lagidium peruanum Meyen.
La sottofamiglia Viscaccia (dal nome quechúa; Lagostominae Pocock 1922) comprende il solo genere Lagostomus Brookes 1828, con quattro specie diffuse dalle pampas dell'Argentina fino nella Patagonia settentrionale e nel Perù. Più comunemente nota è la Viscaccia (Lagostomus viscacia Molina), che scava tane sociali poco profonde, intercomunicanti, riunite in villaggi da 20 a 30, detti viscacheras.