Achebe, Chinua (propr. Albert Chinualumogu).
Scrittore, poeta, saggista, accademico nigeriano, nato a Ogi di il 16 novembre 1930 e morto a Boston il 21 marzo 2013. Insignito di onorificenze presso numerosi atenei, ricevette in vita importanti premi, tra cui il Commonwealth poetry prize (1972), il Nigerian national order of merit (1979) e ilMan Booker international prize (2007). È lo scrittore africano di lingua inglese più letto e tradotto al mondo.
Laureatosi allo University college di Ibadan (1953), lavorò a lungo per la Nigerian broadcasting service (NBS), la radio nazionale. Nel 1971 fondò il periodico «Okike. Journal of new African writing» e, successivamente, contribuì alla nascita delle autorevoli riviste «Nsukkascope» e «Uwa ndi igbo». Insegnò alla University of Nigeria e ricoprì varie cattedre negli Stati Uniti (University of Massachusetts, University of Connecticut, Bard College, Brown University); fu il primo direttore generale dell’influente collana inglese African writers series di Heinemann, grazie alla quale l’Occidente ha conosciuto gran parte degli scrittori africani. Sempre politicamente schierato, parteggiò per il Biafra nella guerra civile (1967-70), diventandone l’ambasciatore in Europa e subendo il ritiro del passaporto da parte del governo nigeriano alla sconfitta dei secessionisti.
La sua narrativa, distribuita tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Novanta, ha raccontato per prima la storia del contatto tra Occidente e Africa da un punto di vista africano. Prendendo spunto dalla connotazione della presenza degli africani nella letteratura europea (Rider Haggard, John Buchan, Joyce Cary, Joseph Conrad), dedicò a Conrad il provocatorio saggio An image of Africa. Racism in Conrad’s Heart of darkness (1977, poi in Hopes and impediments. Selected essays, 1965-1987, London 1988), diventato seminale per la critica postcoloniale. Proponendo ricostruzioni poetiche, ma non idilliache dei villaggi igbo in cui egli stesso era nato e cresciuto, a contatto sia con la religione locale sia con quella cristiana cui molti, tra cui i genitori, si erano convertiti, A. costruì la sua narrativa sui contrasti politici e culturali emersi con l’arrivo dei primi missionari in Africa. Pur se sottopose a indagine anche le disarmonie intrinseche al proprio Paese, dedicò ampia trattazione alle modalità distruttive del colonialismo britannico in Africa a partire dal Congresso di Berlino (1884-85), durante i processi di indipendenza, fino alle dinamiche neocoloniali contemporanee. Le sue opere, inserite nei curricula delle scuole africane, come anche dei Paesi anglofoni, sono ritenute fondamentali sia per il recupero di un mondo di credenze e miti tramandati in prevalenza oralmente e declassati, se non cancellati, dall’imperialismo, sia per la ricostruzione dell’idea di identità africana.
Della sua produzione si segnalano i romanzi: Things fall apart (1958; trad. it. Il crollo, 1990), No longer at ease (1960; trad. it. Ormai a disagio, in Id., Dove batte la pioggia. Ciclo narrativo, 1977), Arrow of God (1964; trad. it. La freccia di Dio, in Id., Dove batte la pioggia. Ciclo narrativo, 1977); i racconti Girls at war and other stories (1972), le raccolte di poesia Beware, soul-brother and other poems (1971; trad. it. Attento, ‘soul-brothers’! Poesie, 1995) e Collected poems (2004); i saggi The trouble with Nigeria (1984), Hopesand impediments (1988; trad. it. Speranze e ostacoli, 1998), Home and exile (2000) e la sua ultima pubblicazione, una raccolta di saggi di impianto politico, redatti in chiave autobiografica e dedicati alla guerra del Biafra, There was a country. A personal history of Biafra (2012).
Chinua Achebe. A celebration, ed. K.H. Petersen, A. Rutherford, Portsmouth (N.H.) 1991; O. Ogede, Achebe and the politics of representation: form against itself, Trenton (N.J.) 2001; N. Yousaf, Chinua Achebe, Tavistock 2003; The Chinua Achebe encyclopaedia, ed. M.K. Booker, Westport (Conn.)-London 2003; Emerging perspectives on Chinua Achebe, ed. E.N. Emenyonu, Trenton (N.J.) 2004; R.U. Mezu, Chinua Achebe. The man and his works, London 2006; Achebe’s women. Imagism and power, ed. H. Chukwuma, Trenton (N.J.) 2012; A. Shamim, Colonial/post-colonial paradigms in Chinua Achebe’s novels (TFA & AOG), Saarbrucken 2013; A. Gagiano, Illuminating Africa: commemorating and reassessing the work of Chinua Achebe (1930-2013), http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/dech. 12108/full (4 maggio 2015).