Vedi CHIO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CHIO (v. vol. ii, p. 556)
A Emporio nella parte meridionale di Ch. oltre al centro preistorico vicino al porto e alla città arcaica sul Profeta Elia, è stato esplorato, accanto al porto, un santuario dei periodi arcaico e classico. Successivi terrazzamenti colmi di oggetti votivi documentano l'VIII e il VII secolo e danno una preziosa sequenza per la primitiva ceramica chiota, come anche importanti gruppi di altri oggetti dedicati: fibule, cinturoni di bronzo, ecc. Per il periodo più tardo sono state scoperte le fondazioni di un tempio absidato del V sec. a. C.; sembra che sia stato di ordine ionico, prostilo, tetrastilo, con ricche modanature marmoree e con l'insolito particolare di basi delle ante a forma di zampa leonina. In quest'area sorsero costruzioni più tarde greche e del primo periodo romano, occupate poi da una primitiva basilica cristiana.
Si hanno le testimonianze per Phanai e per Emporio dell'esistenza di una scuola architettonica chiota, dei periodi arcaico e classico antico, notevole per la fine elaborazione delle modanature della cyma e per singolarità scultoree come le ricordate zampe leonine nelle basi ad Emporio. Per il periodo tardo i resti più interessanti sono quelli dal teatro nella città di Chio. Le cave dell'isola forniscono un fine marmo bluastro per le costruzioni ed anche importanti fonti di rifornimento per marmi variegati nel periodo romano.
Scultura. - I riferimenti antichi ad una scuola chiota di scultori, specialmente ad Archermos, possono essere interpretati soltanto alla luce dei trovamenti di Delo (la Nike) e dell'acropoli di Atene (basi iscritte). Due torsi di kòrai dalla città di Ch. sono i più antichi esempî esistenti di kòrai in chitone ionico. Ci sono frammenti di scultura classica da Emporio. Negli ultimi decenni del V e nel IV sec. a. C. abbiamo un certo numero di importanti stele incise delle quali la più conosciuta è quella di Metrodorus a Berlino; le stele a rilievo dei periodi ellenistico e romano antico sono imparentate con altre della Grecia orientale. Si è fatta l'ipotesi attraente che i cavalli bronzei di San Marco a Venezia provengano da Chio. Dexamenos di Chio fu il più importante incisore di gemme del V sec. a. C.
Gli scavi di Emporio hanno messo in evidenza che la sequenza della più antica ceramica chiota è importante quanto quella del resto della Grecia orientale, con alcuni scarsi tentativi di decorazione figurata tardo-geometrica. La caratteristica forma del calice si può rintracciare fino dallo skỳphos tardogeometrico, la forma persiste nel III sec. a. C. Il periodo migliore per i vasi con decorazione figurata va dal tardo VII alla prima metà del VI sec. a. C. Il locale stile della "capra selvatica" ha una lunga tradizione e ci sono due stili distinti a figure nere usati su calici e su altre forme. Generalmente si adopera una fine ingubbiatura bianca. I vasi furono largamente esportati e ci fu forse un'officina chiota produttrice di oggetti votivi per il mercato locale in Naukratis.
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