chiovo
" Chiodo ", dal latino clavus, donde anche ‛ chiavare ' (v.), " inchiodare ". Il termine appare unicamente in Pg VIII 138 cotesta cortese oppinïone / ti fia chiavata in mezzo de la testa / con maggior chiovi che d'altrui sermone; il Grabher giustamente mette in evidenza il valore espressivo del verbo ‛ chiavare ' che qui è unito al sostantivo c.: " il profondo sentimento crea immagini corpose e piene di rilievo, onde chiavata, chiovi, per cui la tormentosa esperienza s'infigge ferrigna nell'anima ".