CHIVA (A. T., 103-104)
Città dell'Asia centrale (20.000 ab.), già capitale del khānato e in seguito della repubblica omonima, fa parte ora della repubblica sovietica dell'Uzbekistan, costituita nel 1924. È situata sul delta dell'Āmū-Daryā, quindi a S. dell'Aral e a NO. di Buchara e di Čardžuj, la più prossima stazione della ferrovia transcaspiana. Chiva fu già città ricca e fiorente, soprattutto come capitale dello stato del Khuwārizm; ha ancora una certa importanza come centro commerciale e culturale, per quanto la sua decadenza sia stata continua dall'epoca delle invasioni mongoliche ai nostri giorni. Lo stato di Khuwārizm o khānato di Chiva misurava 67.490 kmq. di superficie ed aveva circa 800.000 abitanti (v. uzbekistan).
Il khānato di Chiva. - Fu fondato al principio del sec. XVI da uno dei rami della stirpe turco-mongolica degli Usbechi; il territorio del khānato si trovava lungo il corso inferiore del fiume Āmū-Daryā e dal sec. XVII la capitale ne fu Chiva. La vita economica del khānato si basava sul furto e sui saccheggi. Continue le guerre dei khān con i vicini (Buchara, Persia, ecc.) durante le quali più di una volta il khānato fu occupato dai nemici, e anche numerose le lotte intestine. Nel sec. XVII cominciarono i tentativi da parte della Russia di stringere relazioni commerciali con Chiva; nel sec. XVIII e nella prima metà del XIX si ebbero anche scontri armati tra Russi e abitanti di Chiva. Nel 1873 Chiva fu occupata dalle truppe russe; dopo la rivoluzione bolscevica si sono succedute varie trasformazioni amministrative.
Bibl.: V. V. Bartold, Istorija kulturnoj žizni Turkestana (Storia della vita culturale del Turkestan), Leningrado 1927; S. V. Žukovskij, Snosenija Rossii s Chivoj i Bucharoj (Rapporti della Russia con Chiva e Buchara), 1915. Vedi anche buchara.