CHOIRION (Χοιπίων)
Incisore monetale della zecca di Catane, attivo verso la fine del sec. V a. C. Firma al nominativo sul dritto di un tetradracma con testa d'Apollo di fronte, timida e scadente imitazione, e non già precedente, come a torto è stato supposto, di uno schema creato dall'incisore Eukleidas per le monete siracusane con testa frontale di Atena. La testa del dio è rappresentata di pieno prospetto, incorniciata dalla lunga chioma inanellata, simmetricamente spartita sulla fronte cinta dalla corona di lauro. Sotto, il nome, ΑΓΟΛΛΩΝ (Apollo), ed ai lati i suoi attributi caratteristici, l'arco e la cetra. La rigida frontalità del volto, resa con cura minuziosa di particolari, ma piatta e senza alcun palpito di vita, fa di questo conio un'opera freddamente accademica e decorativa, che contrasta con le realizzazioni, analoghe per tipo, ma così diverse per artistico rendimento, del contemporaneo Herakleidas. Dei due rovesci che sogliono accoppiarsi al diritto ora descritto, quello con la quadriga a destra potrebbe, per l'accurato disegno dei particolari minutamente incisi, essere della mano di Choirion.
La firma dello stesso autore si legge sul diritto di una dracma, della stessa epoca e zecca, con testa di prospetto del fiume Amenanos, mentre sul rovescio, sotto la solita quadriga, solo recentemente la sua firma, per esteso al nominativo, è stata correttamente interpretata (v. choikeon).
Bibl.: R. Weil, Die Künstlerinschriften der sizilischen Münzen, in XLIV. Programm zum Winckelmannsfeste, Berlino 1884, p. 17; S. Mirone, in Riv. It. Num., XXX, 1917, pp. 224-31; K. Regling, in Zeitschrift f. Num., XXXIV, 1923, p. 349 ss.; Ch. Seltman, Greek Coins, Londra 1933, pp. 126, 134; G. E. Rizzo, Saggi preliminari, Roma 1938, p. 104, n. 16.