CHOTEK
Antica famiglia nobile boema. La sua esistenza è documentata storicamente per la prima volta nel 1379, ma la sua origine è senza dubbio più antica. I membri delle sue prime generazioni note vivevano come piccoli proprietarî di campagna; solo dal secolo XVI alcuni emergono anche nella vita pubblica, come, per es., Sigismondo (morto nel 1603), condottiero nelle guerre contro i Turchi. Altri membri della stessa famiglia partecipano alla rivoluzione cèca contro gli Asburgo negli anni 1618-1620. I Ch. entrano al primo rango della nobiltà cèca soltanto al principio del sec. XVIII, per merito di Venceslao Antonio (morto nel 1754) che nel 1702 fu innalzato al grado di barone, nel 1723 a quello di conte e coprì in Boemia alte cariche. Rodolfo, il maggiore dei suoi tre figli, si distinse quale luogotenente nel Tirolo, fu presidente della Camera delle finanze a Vienna e cancelliere supremo. Il secondo, Giovanni Carlo (morto nel 1787), ebbe dapprima cariche amministrative in Germania, poi andò come generale in Italia, contribuendo alla presa di Genova nel 1746. Fu anche ambasciatore austriaco a Berlino e da ultimo cancelliere supremo. Il minore, Venceslao, fu pure ufficiale dell'esercito. Dei figli di Giovanni Nepomuceno Rodolfo (v.), il quarto, Ferdinando, fu arcivescovo di Olomouc negli anni 1832-36; il settimo, Ermanno, morì a Milano nel 1836 come comandante di un reggimento di fanteria. A maggior fama salì il quinto figlio, Carlo (1783-1868), che, entrato dapprima nell'amministrazione pubblica in Moravia, operò poi per lungo tempo nelle provincie meridionali dell'Austria, acquistandosi grandi meriti, sia per gli scavi di Pola re d'Aquileia, sia soprattutto come governatore di Trieste (1810-1818) e del Tirolo (1819-1825). Negli anni 1824-26 fu cancelliere di corte. Maggiore importanza ha però l'opera da lui svolta quale burgravio supremo di Boemia tra il 1826 e il 1849. Riuscì a elevare le condizioni di tutta la Boemia, specialmente di Praga, che grazie a lui tornò a essere una capitale.
Dei due figli che sopravvissero a Carlo merita uno speciale ricordo il secondo, Bohuslav (morto nel 1896), che fu consigliere d'ambasciata a Berlino e poi ebbe l'ufficio di ambasciatore a Madrid, Bruxelles e Dresda. Nel 1871, allorché si svolgevano le trattative per il pareggiamento costituzionale della Boemia con l'Austria, fu nominato luogotenente a Praga; ma le speranze che i Cèchi avevano poste in lui andarono deluse, poiché le trattative fallirono. Ebbe un figlio, Volfango, e sette figlie, la quinta delle quali, Sofia, andò sposa nel 1900 al principe ereditario austriaco Francesco Ferdinando. L'ultimo discendente del ramo cèco dei Ch., il gen. Ernesto, morì nel 1927.
Il ramo collaterale della famiglia Chotekera quello dei Chotek di Vojnín che si estinse nel 1587. Il predicato di Vojnín passò poi nel 1702 al ramo principale.
Bibl.: Hormayr, Taschenbuch für vaterländische Geschichte: die Ch., Vienna 1829; J. Ledr, Hrabata Chotkové z Chotkova a Vojnína, Praga 1886; A. Sedláček, Hrady a zámky české (Castelli di Boemia), voll. 15, Praga 1881-1928; M. Kolář, Chotek z Chotkova a Vojnína, in Ottův Slovník Naučný (Enciclopedia Otto), XII, Praga 1877.