CHRESSTOS (Χρῆσστος o Χρησστός)
Marmorarius di Sinope, probabilmente del I sec. d. C., noto da una firma posta accanto a una dedica alle ninfe e ad una divinità da parte di un Proklos, pure di Sinope, in ringraziamento della guarigione ottenutà dopo una cura alle sorgenti calde di Kavsa (Thermae Phazemontidis, Arcadia). La divinità, intesa anche come Posidone, è generalmente ritenuta Asklepios Gortinio, di cui sono noti i due santuarî a Gortina di Creta e di Arcadia. La statua che doveva apparire sulla base, raffigurava probabilmente il dio imberbe, come lo aveva raffigurato Skopas (v). Sul lato sinistro della base spiccano, a rilievo, tre grandi rose. Dopo il nome di Ch., segue l'indicazione lithourgòs (λιϑουργός), lapicida.
Bibl.: F. Cumont, in Rev. Ét. Gr., XV, 1902, p. 332, n. 51; O. M. Robinson, in Amer. Jour. Arch., IX, 1905, p. 331, n. 87; H. Grégoire, in Bull. Corr. Hell., XXX, 1906, p. 16; G. Mendel, in Bull. Corr. Hell., XXXIII, 1909 p. 299.