BERG, Christen
Uomo politico danese, nato a Fialtring nel 1829, morto a Copenaghen nel 1891. Fino al 1874 maestro elementare e dal 1865 membro della Camera dei deputati (Folketinget), fu, presto, capo del grande partito democratico di sinistra che nel 1872 divenne maggioranza. Da allora, cominciò la lotta per ottenere che il governo fosse formato sempre col consenso di questa maggioranza. Il B. vide in ciò la realizzazione dell'autogoverno del popolo, nel quale egli credeva e a cui aveva dedicato le sue forze. Abilissimo oratore, parlamentare e giornalista, non poté vincere l'opposizione della destra, capitanata da Estrup. Forte dell'appoggio del re e della maggioranza della Camera alta, il gabinetto di Estrup non volle riconoscere il parlamentarismo, e si mostrò disdegnoso della maggioranza nella Camera. Sebbene deputato, B. nel 1886 fu condannato a 6 mesi di prigione. Ma ciò non fece che accrescere la sua popolarità. Per una gran parte dei contadini, che formarono la massa del partito di sinistra, egli era il condottiero divinizzato e il difensore della libertà. Se non che i contrasti tra lui e gli altri capi di sinistra divisero il partito e ne diminuirono la forza: e così il B. non poté vedere la decisiva vittoria del parlamentarismo danese, ottenuta la prima volta nel 1901, con la nomina del primo ministero di sinistra.
Bibl.: H. Begtrup, C. B., en dansk Politikers Udviklinghistorie 1829-1866, 1896.