Barnard, Christiaan Neethling
Chirurgo sudafricano (Beaufort West, Provincia del Capo, 1923- Pafo, Cipro, 2001). Laureatosi nel 1946, esercita inizialmente la professione di medico di famiglia. Nel 1951 entra al Groote Schuur Hospital di Cape Town. Nel 1956, grazie a una borsa di studio, si reca all’università del Minnesota, dove lavora nel campo della cardiochirurgia. Nel 1958 torna al Groote Schuur Hospital, in qualità di specialista in cardiochirurgia toracica, e vi apre il reparto di terapia intensiva per cardiopatici, introducendo l’uso delle protesi valvolari. Fin dal suo ritorno dagli Stati Uniti, accanto all’attività ospedaliera affianca quella accademica di professore presso il dipartimento di chirurgia dell’università di Cape Town.
Il 3 dicembre 1967 B. guida il gruppo che effettua il primo trapianto cardiaco, asportando il cuore della donatrice, Denise Carvall, una ragazza di 25 anni, e impiantandolo nel cinquantacinquenne Louis Washkansky. B. utilizzò una tecnica, elaborata da N. E. Shumway, che prevede di lasciare in situ la parte superiore del vecchio cuore, poi suturato con la parte inferiore di quello nuovo. Il paziente morì dopo 19 giorni a causa di una polmonite che il sistema immunitario, depresso per via farmacologica allo scopo di evitare la crisi di rigetto, non riuscì a contrastare. Dei primi 10 pazienti trapiantati da B., 4 vivranno più di un anno, uno per 13 e un altro per 23 anni. Le complicazioni postoperatorie renderanno molto elevata la mortalità dei pazienti, almeno fino a quando la terapia antirigetto non verrà rivoluzionata dalla ciclosporina, scoperta nel 1974 e introdotta nella pratica clinica nel 1979. Nel 1971 B. effettua un trapianto di cuore e polmoni, il terzo al mondo, e nel 1975 sviluppa una nuova tecnica per il trapianto di cuore, che prevede di non asportare il cuore lesionato, bensì di trapiantargli accanto il cuore funzionante e di farli lavorare in parallelo.
Colpito da artrite reumatoide, nel 1983 si ritira dalla chirurgia e si dedica ad attività d’insegnamento e consulenza. Le sue ricerche contro l’invecchiamento, tramite l’uso e la pubblicizzazione di prodotti e terapie di dubbia efficacia, gli attirarono dure critiche. Scrisse numerosi libri, tra cui due autobiografie, una nel 1968, One Life (trad. it. 1969), i cui proventi vennero convogliati nella Christiaan Barnard Foundation, impegnata nella raccolta di fondi destinati ai bambini dei paesi in via di sviluppo, l’altra nel 1993, The Second Life.
Biografia
1923 Nasce a Beaufort West, nella Regione del Capo
1946 Si laurea in medicina all’univ. di Città del Capo
1956 Segue un corso di specializzazione in chirurgia cardiotoracica presso l’univ. di Minneapolis, con il cardiochirurgo N. Shumway, che conduce i primi esperimenti sui trapianti di cuore
1958 Torna a Città del Capo, dove diventa chirurgo presso il Groote Schuur Hospital e direttore della divisione di chirurgia cardiotoracica dell’università
1967 Esegue il primo trapianto di cuore nell’uomo
1968-73 Porta a termine nove trapianti cardiaci
1975 Esegue il primo trapianto cardiaco eterotopico
1983 Si ritira dall’attività chirurgica a causa dell’artrite reumatoide
2001 Muore a Cipro, durante una vacanza, per un attacco di asma