BARTHOLOMAE, Christian
Glottologo e orientalista tedesco, nato il 21 gennaio 1855 in Forst ober Limmersdorf, morto a Langeoog il 27 agosto 1925. Fu successivamente professore nelle università di Halle, Giessen, Strasburgo e Heidelberg.
Formatosi alla scuola del Curtius, il B. portò nelle sue ricerche una fiducia mai scossa nella regolarità dei mutamenti fonetici, onde è da considerare come uno dei più cospicui fra i neogrammatici. Nel dominio ario, nel quale gli erano stati maestri lo Spiegel e il Hübschmann, egli fece opera di pioniere scoprendo e mettendo in chiaro i rapporti fra la lingua dell'Avestā e delle iscrizioni degli Achemenidi con quella dei Veda. Documento insigne della sua attività in questo campo sono la trattazione della preistoria e della storia dell'antico iranico nel Grundriss der iranischen Philologie, I, p. 1 segg. e l'Altiranisches Wörterbuch, Strasburgo 1904; supplemento 1906) nel quale con impareggiabile rigore è ordinato e illustrato tutto il lessico dei monumenti dell'antico Iran. Portato dall'interpretazione dell'Avestāad occuparsi di testi medio-persiani, il B. diede un grandissimo impulso agli studî pahlāvici; a testimonianza della sua perizia in questo difficile campo rimangono varî saggi di dialettologia medioiranica e i tentativi d'interpretazione del Mātīkān-i Hazār Dātestān, importante raccolta di sentenze giuridiche dell'età sāsānidica.