WEISSE, Christian Felix
Poeta tedesco, nato ad Annaberg il 28 gennaio 1728, morto a Lipsia il 16 dicembre 1804. A Lipsia, dove compì gli studî e strinse amicizia col Lessing, passò quasi tutta la sua vita, funzionario del comune, autore fecondo di commedie, tragedie e testi per operette (musica di J. A. Hiller; la più applaudita fu Der Teufel ist los, 1752, rifatta nel 1766).
Nella commedia, a un periodo in cui prevale l'elemento comico (per es., Ehrlich währt am längsten oder der Misstrauische gegen sich selbst, 1761; nella Haushälterin, circa 1760, il tema della "serva padrona"), segue un periodo in cui il W. ricerca l'effetto patetico, introducendo, sulle orme del dramma lacrimoso e di S. Richardson, intrighi romanzeschi e modelli di magnanima virtù (Die unerwartete Zusammenkunfl, ecc., 1764; Amalia, 1765) o anche (nella figura della pura e ingenua selvaggia in Die Freundschaft auf der Probe, 1767) spunti rousseauiani. Grande successo ebbero pure le tragedie a mezza strada fra la tradizione francese (per es., in Crispus, 1764, tema della Fedra) e quella inglese (che si nota nella scelta di qualche soggetto come Richard III., 1759, e nell'adozione del verso di cinque piedi giambici senza rima, che comparve per la prima volta sulle scene nella sua tragedia Atreus und Thyestes, 1767), lavori teatrali decorosi, ma freddi e retorici. Il W. fu più un accorto assimilatore che un ingegno poetico: anche la sua lirica (anacreontica negli Scherzhafte Lieder, 1758, sentimentale negli Amazonenlieder, 1760) rivela la sua abilità nell'assecondare i gusti del pubblico. Con l'avvento dello Sturm und Drang il W. divenne un sorpassato e si volse alla letteratura infantile.
Ediz.: Richard III., a cura di D. Jacoby e A. Sauer, Berlino 1904, e insieme a Der Teufel ist los, nel vol. 72 della Kürschners Nationallitt. a cura di J. Minor. Una scelta dagli Amazonenlieder nel vol. 7 della serie Aufklärung nella collezione Deutsche Literatur, Lipsia 1935
Bibl.: J. Minor, Chr. F. W. und seine Beziehungen zur deutschen Lit. des 18. Jahrh., Innsbruck 1880; W. Hüttemann, Chr. F. W. und seine Zeit in ihrem Verhältnis zu Shakespeare, Bonn 1912.