Poeta e moralista tedesco (Heinichem, Sassonia, 1715 - Lipsia 1769), figura preminente nella letteratura tedesca nel periodo 1740-50. Studiò teologia a Lipsia, ove si legò strettamente a J. C. Gottsched, per poi staccarsene al pari di molti altri. Dal 1745 insegnò morale, poetica e retorica nella stessa università di Lipsia, annoverando tra i suoi uditori anche Goethe. La sua fama fu dovuta soprattutto alle Fabeln und Erzählungen (1746-48), diffusamente comprensibili nel limpido tono ed estesamente accettabili nella conciliante saggezza che ne viene mediata. Meno felici, eppure inconfondibili in seno al teatro sassone per l'elemento di commozione che contengono, le commedie, che puntano non tanto alla satira quanto all'edificazione: Die Betschwester (1745), Das Loos in der Lotterie (1746) e Die zärtlichen Schwestern (1747), cui seguì uno scritto teorico sulla "comédie larmoyante" (1751). Al sentimentale, ma sempre con pressanti preoccupazioni moralistiche, punta anche il romanzo Das Leben der schwedischen Gräfin von G*** (1747-48), che pure fece scuola. Grande equilibrio e viva rispondenza a una serena religiosità animano le sue poesie sacre (Geistliche Oden und Lieder, 1747), in parte accolte in innarî luterani e cattolici, musicate anche da K. Ph. E. Bach e da Beethoven.