Weisse, Christian Hermann
Filosofo (Lipsia 1801 - Stötteritz, Lipsia, 1866). Fu prof. nell’univ. di Lipsia (dal 1837). Seguace della cosiddetta destra hegeliana, fu uno degli esponenti del teismo speculativo, volto a conciliare l’idealismo hegeliano con la concezione cristiana della trascendenza divina. La teologia di W. – che nonostante queste preoccupazioni è fuori degli steccati del protestantesimo ortodosso – concepisce Dio non soltanto come ragione assoluta, ma anche come sentimento e volontà: triplice elemento divino dalla cui operosità creatrice è scaturito l’essere e si sviluppa il divenire del mondo. La sua cristologia vede nell’uomo Gesù il prodotto della progressiva umanizzazione di Dio: Egli è come la molla del divenire morale dell’umanità, grazie alla quale questa potrà attuare quella «comunità del regno dei cieli» che è il suo supremo ideale. Tra le opere si segnalano: Die Idee der Gottheit (1833); Grundzüge der Metaphysik (1835); Philosophische Dogmatik oder Philosophie des Christentums (3 voll., 1855-62).