MOLBECH, Christian Knud Frederik
Poeta e critico danese, nato a Copenaghen il 20 luglio 1821, morto il 20 maggio 1888: figlio dello storico Christian Molbech (1783-1857), letterato, linguista, fondatore della Nordisk Tidsskrift, autore fra l'altro di Lezioni di storia della letteratura danese (1831) e di un Viaggio in Italia (1822). Lasciati gli studî teologici, Ch. F. si dedicò interamente alla poesia. Era ancora studente, quando pubblicò i Billeder af Jesu Liv (1840). Divenuto bibliotecario a Copenaghen, svolse una battagliera attività di critico nel Faedrelandet. Nel 1853 divenne professore di letterature nordiche a Kiel: dopo la guerra del '64, ritornato a Copenaghen, fu redattore letterario del Dagbladet, poi, dal 1871 al 1881, censore presso il teatro di corte. Dinnanzi all'orientamento spirituale e artistico delle nuove generazioni, si ritrasse ostile. Era per natura un romantico di buon gusto: e tale carattere mostrano le sue cose migliori: le liriche delle raccolte Damring (Crepuscolo, 1851) e Poetiske Skrifter (Scritti poetici, 1863); le pagine descrittive di En Maaned i Spanien (Un mese in Spagna, 1848); il dramma Ambrosius (1878). La sua opera maggiore resta la traduzione della Divina Commedia (Inferno, 1851; Purgatorio, 1855; Paradiso, 1863). La sua concezione di Dante, come appare anche da un suo dramma Dante (1852), è troppo romantica; e il gusto formale dello stile romantico-accademico lascia spesso a desiderare nella traduzione una più stretta aderenza al testo; tuttavia la sua traduzione di Dante è diventata elemento vivo della cultura danese.
Opere: Fra danaidernes Kar, raccolta di articoli critici (Copenaghen 1873); Poetiska Skrifter (Copenaghen 1879); Efterlaste Digte (Copenaghen 1888), Brefwechsling med Hans Brøchner (Copenaghen 1902); Udvalgte Digte (Copenaghen 1921). La sua traduzione di Dante ha avuto numerosissime ristampe: la più recente, con illustrazioni di E. Holm (Copenaghen 1928).
Bibl.: O.C. Molbech, Ch. M. og hans Son, Chr. K. F. M. (Epistolario), COpenaghen 1908.