Poeta tedesco (Monaco di Baviera 1871 - Merano 1914). Dopo alcuni volumi di liriche (In Phantas Schloss, 1895; Ich und die Welt, 1899), nei quali si avverte l'influsso di Nietzsche e di Dehmel, si avvicinò all'antroposofia di R. Steiner, e scrisse poesie e prose poetiche cosmico-mistiche per lo più sentimentaleggianti (Einkehr, 1910; i postumi Stufen, 1918, e Epigramme und Sprüche, 1920); raggiunse anche toni impressionistici in poesie più vicine alla confessione personale (Melancholie, 1906; Ich und Du, 1911). Ottenne però la notorietà soprattutto come autore di poesie di impianto dichiaratamente grottesco, che per ricchezza d'inventiva e abilità formale lo collocano tra le figure più originali e importanti della lirica tedesca del primo Novecento (Galgenlieder, 1905; Palmström, 1910 e i postumi Palma Künkel, 1916, e Der Gingganz, 1919).