MORGENSTERN, Christian
Poeta, nato a Monaco di Baviera il 6 maggio 1871, morto a Merano il 31 marzo 1914. Traduttore d'Ibsen e di Strindberg, fu il fondatore della rivista Theater che rivelò Reinhardt.
Dopo uno scherzo studentesco Horatius travestitus (1893), pubblicò una raccolta di liriche In Phantas Schloss (1895), fantastiche visioni di paesaggio colorite di un umorismo talvolta un po' forzato. Seguirono due volumi di lirica pura: Auf vielen Wegen (1898) e Ich und die Welt (1899), in cui si avverte l'influenza del mondo spirituale di Nietzsche e dell'arte di Dehmel. In seguito la poesia di M. muta tono, alle liriche lunghe si sostituiscono composizioni brevi melodiose, soffuse di una malinconia pacata e serena. Con un solo movimento, una sola immagine, il M. cerca di creare impressionisticamente tutta un'atmosfera, uno stato d'animo simbolico (Ein Sommer, 1900; Und aber ründet sich ein Kranz, 1902, Melancholie, 1906; Einkehr, 1910; Ich und Du, 1911). Più che a queste liriche, però, il nome di M. è legato alla liricità grottesca e fantastica dei Galgenlieder (1905) e di Palmström (1910), che rivelarono un M. del tutto nuovo. Un'irrefrenabile gioia del grottesco in aperta opposizione al filisteismo razionalista - già combattuto dal M. in giovinezza, quando fondò la lega dei "Galgenbrüder" - vi trova la sua espressione in versi di singolare abilità metrica; immagini di vivace comicità e di sapore spesso parodistico vi si associano a ingegnose innovazioni linguistiche. Di pubblicazione postuma sono: Stufen (1916); Der Gingganz (1919); Über die Galgenlieder (1921); Die Schallmühle (1928).
Bibl.: L. Spitzer, Die groteske Gestaltungs- u. Sprachkunst Ch. M.s, in Motiv und Wort, Lipsia 1918; E. Lissauer, Chr. M., in Das liter. Echo, XXII (1919-1920); L. Spitzer, Zur Interpretation M.scher Gedichte, in Euphorion, XXIII; F. Kayssler, Chr. M., in Deutsche Biogr., 1925; Bauer, Chr. M. Leben und Werke, Monaco 1933.