Scrittore tedesco (Kütten, Anhalt, 1665 - forse Berlino dopo il 1712). Figlio di un agricoltore, studiò teologia e diritto all'università di Lipsia. Esercitò il suo talento satirico nelle due commedie ("L'honnête femme" oder die ehrliche Frau zu Plissine, 1695; Der ehrlichen Frau Schlampampe Krankheit und Tod, 1696) scritte contro la vedova Anna Rosina Müllerin che lo aveva cacciato per insolvenza dalla sua locanda, e dalla quale fu trascinato in penose vicende giudiziarie. Espulso dall'università, entrò a servizio della corte di Dresda, dove scrisse Graf Ehrenfried (1700), commedia satirica d'ambiente nobiliare. Caduto in disgrazia, nel 1703 si trasferì a Berlino, dove scrisse varî Festspiele per la locale corte. Le sue commedie, pur influenzate da modelli francesi, rappresentarono a loro volta modelli per il teatro popolaresco tedesco nel corso del sec. 18º. Lo scintillante umorismo di R. e la sua felice disposizione alla caratterizzazione di personaggi risibili e insieme emblematici della società del suo tempo è largamente confermata nel romanzo Schelmuffskys wahrhaftige, Kuriöse und sehr gefährliche Reisebeschreibung zu Wasser und zu Lande (1696-97).