Pittore (Niendorf, Oldenburgo, 1849 - Hagen 1938). Studiò prima a Berlino, poi all'accademia di Weimar dove poté continuare a dipingere grazie all'interessamento dell'arciduca. Le sue prime opere mostrano una personale inclinazione verso l'impressionismo (Ponte a Weimar, 1888, Düsseldorf, Kunstmuseum); in effetti solo più tardi, attraverso l'amicizia con H. van de Velde, ebbe modo di conoscere l'arte francese impressionista e postimpressionista. Importante anche per la maturazione del suo stile fu la scoperta delle opere di van Gogh del museo Folkwang. Per interessamento dello stesso promotore di questo museo, l'industriale K. E. Osthaus, R. si trasferì nel 1901 a Hagen, dove poté insegnare alla Folkwang Schule. Pochi anni dopo conobbe E. Nolde e avviò un periodo di feconda elaborazione stilistica che lo portò a sperimentare soluzioni espressioniste. Di particolare interesse la serie di vedute della città di Soest, che centrano i punti salienti della sua vicenda stilistica: dalle prime soluzioni neoimpressioniste (S. Patroclo in Soest, 1905-06, Colonia, Wallraf-Richartz Museum) a quelle espressioniste legate ai contatti con la Novembergruppe (Chiesa a Soest, 1918, Mannheim, Kunsthalle). Nella seconda metà degli anni Trenta il regime nazista dichiarò degenerata la sua arte.