Pittore (Miesbach 1894 - Keilberg, Aschaffenburg, 1982). Compiuti gli studî a Monaco, nel 1915 si rifugiò a Zurigo, dove si dedicò prevalentemente alla grafica collaborando, con xilografie d'impronta espressionista, alle riviste Sirius, Aktion e Weisse Blätter. In contatto con H. Arp e T. Tzara, fu poi a Ginevra (1916-20) tra i protagonisti del movimento dada. Oltre a disegni, dipinti e assemblage in legno policromo, in questi stessi anni creò schadografie (usando tecnica analoga a quella adottata da Man Ray nei suoi rayographs). In Italia (1920-25), approfondendo le tecniche pittoriche, si dedicò quasi esclusivamente al ritratto (Lotte, 1927, Hannover, Sprengel Museum). Dopo un breve soggiorno a Vienna, fu a Berlino (1927-30) tra gli esponenti della Neue Sachlichkeit. Nel 1933 si ritirò a Keilberg, dove eseguì lavori commerciali prevalentemente su commissione (per incarico della città di Aschaffenburg dipinse la copia della Madonna di Stuppach di Grünewald, 1942-47). Dal dopoguerra, accanto a nudi e ritratti (Autoritratto, 1967, Aschaffenburg, Schlossmuseum; Emilio Bertonati, 1972, Würzburg, Städtische Galerie) riprese a produrre incisioni a schadografie.