Filosofo e psicologo austriaco (Rodaun, Vienna, 1859 - Lichtenau, Austria Inf., 1932). Allievo di A. Meinong e di F. Brentano, oltre ad una concezione psicologica del valore (System der Werttheorie, 1897-98), ha elaborato in due saggi Über Fühlen und Wollen (1888) e Über Gestaltqualitäten (1890) una sua originale teoria delle "qualità formali", ponendo le basi della psicologia della Gestalt. E. distingueva nella rappresentazione gli stimoli in quanto contenuto della rappresentazione, dall'atto mentale di orientamento e strutturazione di tali stimoli. Le Gestalten (forme spaziali, strutture ritmiche, melodie) sarebbero forme particolari, irriducibili alla semplice somma delle qualità sensibili, ed esprimenti rapporti caratteristici tra una certa serie di dati sensoriali che sola è in grado di permettere la rappresentazione dell'oggetto come totalità unificata e individuale. Trasferitosi a Praga (1896) come professore, estese i suoi interessi all'antropologia e alla critica musicale.