Ciacco dell'Anguillaia
Rimatore (sec. XIII), la cui identificazione con l'omonimo personaggio dantesco di If VI 35 ss. non poggia su fondamenti di reale consistenza. Il codice Vaticano 3793, l'unico che ci tramandi poesie attribuite a C. dell'A. (i due contrasti Giema laziosa e Part'io mi cavalcava) attesta che fu fiorentino e questa localizzazione trova una conferma nelle osservazioni del Del Lungo sulla natura linguistica di tali composizioni. Il Bertoni, sulla base di un documento del 1264, ritiene che il rimatore fu figlio di un Boninsegna del Monte e che nel 1298 ricoprì la carica di sindaco procuratore del convento fiorentino di Santa Maria Maggiore; ma giacché in tale documento viene nominato solo un " Ciaccus " senza nessun altro appellativo, non abbiamo la certezza che queste notizie debbano riferirsi all'autore dei due contrasti del codice Vaticano. V. anche Ciacco.
Bibl. - A. D'Ancona e D. Comparetti, Le antiche rime volgari secondo la lezione del codice Vat. 3793, Bologna 1875-1888; R. Ortiz, Sulle poesie CCLXI-CCLXVIII del codice Vaticano 3793 attribuite a C. dell'A., Napoli 1900; I. Del Lungo, I contrasti fiorentini di C., in Raccolta di studi critici dedicati ad A. D'Ancona, Firenze 1901, 297-303; M. Scherillo, Il C. della D.C., in " Nuova Antologia " XXXVI, fasc. 711 (1901) 427-440; G. Bertoni, Il Duecento, Milano 1930, 127, 134 e 149; M. Marti, C. dell'A., in Dizion. Biogr. degli Ital. III (1961) 299-300.