CIAD (X, p. 181)
La Repubblica del Ciad. - L'ex-territorio del Ciad (X, p. 183), già facente parte dell'Africa Equatoriale Francese, è una repubblica indipendente della Comunità Francese dal 13 agosto i960, a seguito di un accordo firmato a Parigi il 12 luglio; il 20 settembre il C. è stato ammesso fra le N.U. La repubblica ha una sup. di 1.284.000 km2 e 5.581.000 ab. I distretti meridionali del C. appartengono ancora dal punto di vista fitogeografico alla savana sudanese, mentre procedendo più a nord, specie ad oriente del lago Ciad, si ha un graduale trapasso al clima desertico sahariano. Il paese, data la sua estensione, presenta diverse regioni anche dal punto di vista geomorfologico: a S e ad E affiora un penepiano a struttura geologica cristallina che non scende al disotto dei 300 m e dal quale emergono dei rilievi isolati; a N e a NE compaiono degli altipiani a struttura sedimentaria, come ad es. quelli dell'Erdi e dell'Ennedi (1200-1500 m). La penetrazione europea nel Ciad è avvenuta partendo dal S, vale a dire dal Congo, per cui il paese amministrativamente era legato con la regione del basso bacino del Congo (Gabon), mentre sarebbe stato più naturale un vincolo amministrativo con l'A.O.F. piuttosto che con l'A.E.F. Il capoluogo (Fort Lamy, con oltre 47.000 ab.) si trova alla confluenza del Logone con lo Sciari. Il C., con l'Ubanghi-Sciari, è una delle regioni dell'ex A.E.F. più importanti agli effetti dell'allevamento del bestiame (bovini ed ovini); notevole anche la coltura del cotone. Le popolazioni che abitano attorno al lago si dedicano alla pesca.
Bibl.: J. Felix, La vie et la mort du Tchad, Parigi 1947; J. Pouquet, L'Afrique Equatoriale Française, Parigi 1954.