Ammiraglio e uomo politico politico italiano (Livorno 1876 - Ponte a Moriano 1939); uscito dall'Accademia navale nel 1896, si segnalò durante la guerra libica e la prima guerra mondiale per la sua partecipazione ad alcune imprese (Pola, 1º nov. 1916; Cortellazzo, nov. 1917; "beffa di Buccari", 10 febbr. 1918, per la quale ebbe la medaglia d'oro). Nel 1919 partecipò alle elezioni come canditato dell'Unione Democratica, ma non fu eletto; lo fu invece nel 1921, ormai divenuto fascista: fu poi una delle personalità più in vista del regime; successivamente sottosegretario alla Marina (1922), ministro delle Poste e delle Comunicazioni (1924) e dal 28 apr. 1934 presidente della Camera.