cibo-vaccino
loc. s.le m. Alimento nel quale sono state inserite piccolissime quantità di sostanze che hanno la funzione di vaccinare chi le assume.
• grazie alle conoscenze genetiche e la possibilità di trasferire i geni, oggi disponiamo di nuove forme di vaccinazione. Ad esempio attraverso piante e frutti. Mettendo nelle banane o nelle patate alcune molecole i cui geni sono stati modificati, sono stati creati cibi-vaccino. Un vaccino in pianta o in frutto costa molto meno (50 volte) rispetto al farmaco. (Umberto Veronesi, Corriere della sera, 23 agosto 2010, p. 21, Cronache).
- Composto dai s. m. cibo e vaccino.