CICLOFANI
Con tale termine vengono chiamati quei composti in cui due atomi di carbonio di un anello aromatico sono uniti da un ponte polimetilenico. Poiché quest'ultimo può unire posizioni sull'anello aromatico in disposizione orto, meta o para, fra loro si possono avere orto-, meta- e para- c. (v., rispettivamente, fig. 1, fig. 2 e fig. 3). Secondo la nomenclatura il termine c. viene preceduto in parentesi quadra da numeri che indicano il numero di metileni e di ponti, mentre i successivi numeri in parentesi tonda indicano le posizioni sugli anelli aromatici a cui i ponti sono legati.
C. opportunamente sostituiti possono essere chirali a causa della loro conformazione rigida e non planare. Paraciclofani tipo iii costituiscono un classico esempio, nella spettroscopia 1H-NMR, dell'effetto diamagneticamente anisotropo degli elettroni del nucleo aromatico sui protoni dei metileni centrali del ponte. Particolare enfasi è stata data ai c. con anelli benzenici affacciati l'uno all'altro. Tali composti risultano infatti interessanti per le loro proprietà, come nel caso del [2.2] paraciclofano (fig. 4), in cui gli anelli benzenici sono deformati e la loro vicinanza fa sì che il sistema π di un anello perturbi quello dell'altro. Tale fenomeno è osservabile mediante spettroscopia UV. L'ottenimento di c. contenenti anelli aromatici, legati tra loro da più di due ponti, in modo da aumentare la rigidità del sistema e favorire quindi l'interazione degli elettroni π degli anelli aromatici ha permesso di osservare l'interessante reattività di questi composti e la loro capacità di formare complessi, nei casi in cui la cavità tra gli anelli sia sufficientemente ampia da permettere la coordinazione stessa. Sono stati preparati anche c. con eteroatomi facenti parte dei ponti, o con molecole complesse, a carattere aromatico, quali porfirine, ecc., al posto del nucleo benzenico. C. idrosolubili di grosse dimensioni sono stati intensamente studiati per le loro proprietà inclusive e catalitiche. Infine prodotti con struttura ciclofanica sono stati isolati anche da fonti naturali.
Bibl.: Cyclophanes, a cura di p. M. Keehn, S. M. Rosenfeld, 2 voll., New York 1983.