CILONE (κύλω, Cylo)
Eupatrida ateniese che, divenuto con l'aiuto del suocero Teagene tiranno di Megara, tentò, nella maggior festa di Zeus, secondo l'oracolo delfico, d'impadronirsi dell'acropoli e farsi tiranno di Atene; ma, assediato proprio nell'acropoli, riuscì a fuggire col fratello, mentre i suoi complici dovettero capitolare per fame, e, allontanati dal sacrario d'Atena, furono uccisi per ordine dell'arconte Megacle Alcmeonide. I ciloniani superstiti avrebbero insistito nella loro resistenza, finché per opera di Solone si sarebbe costituito un tribunale di trecento che avrebbero condannato gli uccisori come sacrileghi, su proposta di Mirone di Flia. Poiché la vittoria olimpica di Cilone è registrata nell'olimpiade 35ª (640 a. C.), il che non s'accorda con la cronologia di Solone, si è pensato che l'attentato di Cilone precedesse l'opera legislativa di Dracone. Altri hanno supposto che fosse posteriore all'opera di Solone, e che la prima causa dello spostamento fosse appunto l'ubicazione cronologica della vittoria di Cilone nella 35ª olimpiade.
Bibl.: J. Beloch, Griech. Geschichte, I, i, ii, 2ª ed., Strasburgo 1912; G. De Sanctis, 'Ατϑίς, 2ª ed., Torino 1912; B. Keil, Anonymus Argentinensis, Strasburgo 1902.