CIMONE
Si conoscono, per le monete da loro firmate, due incisori greci di questo nome, i quali sarebbero vissuti alla distanza di almeno venticinque anni l'uno dall'altro. Di C. il vecchio si è interpretata la firma su di un tetradramma di Imera circa del 440-430 a. C., coi tipi della biga e della ninfa Imera sacrificante presso l'ara. La lettura però non pare sicura.
C. il giovane è uno dei più celebri incisori di conî dell'antichità greca. Ha iscritto il suo nome su alcuni gruppi di pezzi siracusani di meravigliosa bellezza. Insieme con Eveneto C. si leva di gran lunga al disopra della pleiade di eccellenti incisori che fiorirono tra gli ultimi decennî del sec. V e i primi del IV a. C.
Tre sono i gruppi di pezzi della zecca siracusana incisi e firmati da C.: i medaglioni, i tetradrammi, e gli aurei da 100 litre. Precedono in ordine di tempo i decadrammi o pentecontalitra, la cui prima emissione si appone a circa il 412 a. C. Se ne distinguono di tre stili o maniere che rivelano i successivi gradi per i quali i due tipi del dritto e del rovescio, l'effige della ninfa Aretusa, circondata dai quattro delfini, e la quadriga con l'auriga incoronato dalla vittoria, sono assurti alla massima espressione artistica, fino al tipo d'ideale bellezza, che è rappresentato dalla effige di fronte dell'Aretusa del celeberrimo tetradramma, capolavoro dell'arte monetale. La figura, secondo il Furtwängler, deriva da Fidia. Firmata da C. è anche la moneta d'oro di 50 litre, sul cui rovescio è il magnifico gruppo mironiano di Ercole e il leone Nemeo.
Pare sicuro che C. abbia sospeso il suo lavoro alla zecca di Siracusa circa il 406-405 a. C., laddove l'emissione dei suoi pezzi dev'essere perdurata sino al sec. IV a. C. Non è sicura la lettura della sua firma su due degli ultimi tetradrammi di Messina, distrutta nel 396, e su un didramma di Metaponto. Non vi sono poi ragioni plausibili per sostenere l'origine napoletana di C. né per riconoscerne la mano nella serie anonima delle monete di Neapolis di questo periodo.
Bibl.: A. Evans, Syr. Med., in The num. Chronicle, 1891, p. 205 segg.; L. Forrer, Notes sur le signat. des grav. sur les monn. grecq., Bruxelles 1906; id., Biograph. dict. of medallists, III, Londra 1907, s. v.