CINESITERAPIA (dal gr. κίνησις "movimento" e ϑεραπεία "cura")
Pratica fisioterapica che consiste nel sottoporre l'organismo a movimenti razionali per curare determinate affezioni morbose.
Storia. - Presso gli Egizî, i Cinesi, i Greci e i Romani la ginnastica era coltivata non solo per rendere il corpo più bello e agile, ma anche per curare deformità scheletriche o influire su altri stati patologici. Ippocrate usava il massaggio e la ginnastica per fare scomparire gli edemi e le ecchimosi; Asclepiade, Celso, Galeno, per curare le malattie della pelle, le nevralgie, le paralisi. Dopo un periodo di decadenza questo metodo riprese il suo cammino ascensionale con Ambrogio Pareto, Mercuriale, Fabrizio D'Acquapendente, Hoffmann, Tissot. Nel 1800 Enrico Ling, divulgò quel metodo razionale che dalla patria dell'autore fu denominato ginnastica svedese. Gustavo Zander, discepolo di Ling, ideò ingegnose macchine per eseguire i singoli movimenti, fondando la meccanoterapia.
Tecnica cinesiterapica. - Comprende il massaggio (v. massoterapia) e la ginnastica medica; da quest'ultima non vanno disgiunti certi esercizî ginnico-sportivi (nuoto, corsa, salto, lancio ecc.) che in particolari condizioni possono esercitare una vera azione terapeutica. Le cure cinesiche e particolarmente la ginnastica medica, devono essere praticate all'aria aperta o, quando ciò non sia possibile, in una sala ampia, ben areata, illuminata e riscaldata. Il paziente deve vestire indumenti che non impediscano la libera esecuzione degli esercizî; il torso deve essere preferibilmente nudo. I singoli movimenti s'eseguono con regolarità, lentezza e progressione, così da non ingenerare nel malato il senso della stanchezza.
Secondo il metodo svedese i movimenti impressi al corpo vengono distinti in: passivi, attivi e con resistenza. I movimenti passivi sono rappresentati da flessioni, estensioni, adduzioni, abduzioni, circumduzioni, ecc., che il medico, o il ginnasta, pratica sul paziente senza che questi intervenga minimamente coadiuvandoli od ostacolandoli.
I movimenti attivi sono eseguiti invece dal malato stesso dietro comando, utilizzando le proprie energie e impiegando conseguentemente uno sforzo più o meno grande. I movimenti con resistenza sono quelli alla cui esecuzione concorrono a un tempo il medico e il malato e nei quali la resistenza è rappresentata dallo sforzo che compie l'operatore per ostacolare l'esecuzione d'un movimento del paziente, o viceversa. La nomenclatura dei varî esercizî si riferisce ai molteplici movimenti semplici e complessi delle varie parti del corpo; particolarmente efficaci sono quelli del tronco diretti ad aumentare i diametri del torace e conseguentemente la capacità respiratoria.
Indicazioni. - La cinesiterapia è indicata nella cura di molte affezioni muscolari e articolari (miositi, distorsioni, lussazioni, artriti croniche, anchilosi, atrofie muscolari ecc.), di alcune paralisi periferiche (paralisi del nervo radiale, dei nervi peronei ecc.), di malattie organiche e funzionali del sistema nervoso centrale (encefalite, affezioni svariate del midollo spinale, nevrastenia, isterismo), di alcune malattie del ricambio (obesità, uricemia), di molte anemie (anemia degli adolescenti, clorosi), di stati di esaurimento generale, d'astenia ecc. In molte affezioni dello scheletro, e soprattutto nelle scoliosi, la ginnastica medica, praticata con tecnica speciale e coadiuvata e completata dal massaggio, integra le cure chirurgico-ortopediche. Nella tabe dorsale, Fränkel ha proposto un metodo cinesiterapico diretto a rieducare i muscoli alla coordinazione mediante il controllo della vista e utilizzando i movimenti elementari residuati integri. Della ginnastica respiratoria si giovano molte affezioni polmonari quali atelettasie da pregressa pleurite, asma bronchiale, enfisema.
Nelle malattie dell'apparato cardio-vascolare; in molti casi di debolezza costituzionale del muscolo cardiaco, d'incipiente arteriosclerosi, di pseudoipertrofia da crescenza, di nevrosi cardíaca, le pratiche cinesiterapiche possbno apportare sensibili vãntaggi alla circolazione accelerando il corso del sangue venoso, aumentando la pressione arteriosa, rendendo la contrazione cardiaca più valida. Il metodo di Oeriel, denominato anche cura del terreno, consiste nell'esercitare il malato a passeggiate, dapprima su terreno pianeggiante quindi in salita, graduando la lunghezza e il pendio della strada in modo da allenare progressivamente il cuore a uno sforzo sempre crescente.
Gli esercizî ginnico-sportivi vanno applicati nel campo terapeutico razionalmente, altrimenti apportano più danni che benefici. Il Knack li trova giovevoli nella convalescenza di molte malattie, Hoske applica la corsa, il salto, il lancio, il nuoto e i giuochi ginnici nella cura dell'astenia degli adolescenti, Kohlrausch consiglia gli esercizî addominali praticati in posizione orizzontale e seduta, specie lo sport del remo, nella cura delle ptosi viscerali, Brandeis riferisce intorno a casi d'albuminuria ortostatica migliorati in seguito alla pratica sistematica d'esercizî ginnico-sportivi.
Bibl.: P. H. Ling, Gymnastikens allmänna grunder, Stoccolma 1834-40; C. Colombo, La kinesiterapia nei suoi rapporti con la chirurgia, Roma 1903; A. Gilbert e P. Carnot, Bibliothèque de thérapeutique, s. 1ª, Parigi 1909; J. G. E. Zander, L. Durey, R. Hirschberg, ecc., Manuel pratique de kinésithérapie, voll. 2, Parigi 1912-13; P. Kouindjy, Précis de kinésithérapie, Parigi 1922; J. C. Shires e D. Wood, Advanced methods of massage and medical gymnastics, Londra 1927.