CINETOSTATICA
È una parte della meccanica, che interessa soprattutto le applicazioni tecniche. La meccanica, nella sua schematizzazione dei fenomeni dinamici, distingue le forze, che sollecitano un sistema materiale, in forze direttamente applicate o attive (conosciute, di solito, per dato) e reazioni (generalmente incognite); e, per giungere a conclusioni, che involgano esclusivamente i dati del problema, elimina di regola (con procedimenti, che gi ricollegano tutti, direttamente o no, al principio dei lavori virtuali) codeste reazioni incognite. Ma non di rado, dal punto di vista tecnico, interessa invece precisamente la determinazione delle reazioni, che per effetto dei vincoli, si suscitano nel sistema considerato, nel dato stato di moto o, come caso limite, di quiete. Si rifletta, invero, che queste reazioni, invertite di senso, dànno, per il principio di reazione, i cimenti dinamici o, in particolare, statici, cui risultano sottoposti, nelle condizioni considerate, i congegni materiali, che realizzano i vincoli; e una precisa valutazione dei massimi di codesti cimenti è necessaria per riconoscere e discutere le condizioni, in cui siffatti congegni possono funzionare, senza pericolo di rotture o di guasti. In questi ultimi anni si è dato il nome di cinetostatica all'insieme delle indagini che si riconnettono a quest'ordine di questioni e che hanno acquistato una particolare importanza col diffondersi di meccanismi ad alte velocità.
Bibl.: K. Heun, Die kinetischen Probleme der wissenschaftlichen Technik, in Jahresbericht der deutschen Mathematiker-Vereinigung, IX, ii, Berlino 1901; T. Levi-Civita, Sulla cinetostatica, in Atti e mem. della R. Accademia di Padova, XVIII, iii (1902); T. Levi-Civita e U. Amaldi, Lezioni di meccanica razionale, II, i, Bologna 1926, pp. 341-343; II, ii, ivi 1927, pp. 14-17, 69-72.