cinghio
. Sostantivo prettamente ‛ comico ', anzi terrestre, assente dunque non soltanto nelle Rime o nelle prose, ma anche nel Paradiso.
Come sporadico concorrente di ‛ cerchio ' (v.), per " cerchio infernale ", in Pg XXII 103, a designare il Limbo quale primo cinghio del carcere cieco (si veda anche la variante cinghio per cerchio, in If IV 24). Designa invece i gironi del Purgatorio, in Pg IV 51 e XIII 37.
Etimologicamente meno ortodosso il valore di " argine ", " rialzo fra una bolgia e l'altra ", nell'unico luogo di If XXIV 73 fa che tu arrivi / da l'altro cinghio e dismontiam lo muro: assicurato dal riscontro con precinto (v. 34) e dall'opposizione semantica a muro, cioè l'erta ripida del ponte.
Nella peculiare accezione di " fascia anulare ", " corona circolare ", in termini approssimativamente geometrici, indica Malebolge come lo spazio compreso fra la base della cerchia e il pozzo centrale, in If XVIII 7 Quel cinghio che rimane adunque è tondo / tra 'l pozzo e 'l piè de l'alta ripa dura.